Nelle vicinanze i resti di un esercito in ritirata, nelle sue armature è impresso lo stesso simbolo della bandiera, non sono soli, proteggono con coraggio delle persone, dei sopravvissuti.
I soldati sono attaccati da qualcosa con caratteristiche antropomorfiche, non somigliano a nessuna razza conosciuta, si difendono bene, i loro scudi costituiscono una difesa perfetta, le loro spade e lance accompagnate dalle armi da fuoco infliggono un danno rapido e preciso; nonostante i loro sforzi non dureranno molto, i nemici sono troppi e li hanno circondati, il destino sembra egoista con la loro sorte. --/\
/\-- In lontananza è in corso una battaglia più grande, una barriera copre l’intera zona per kilometri, nessuno può uscire da essa.
Al suo interno si regge una battaglia che indipendentemente dal lato in cui si inclinerà la bilancia resterà inciso nella storia; nuvole nere di tempesta dalle quali scendono colonne di fuoco che flagellano con forza una terra sterile e devastata dal feroce confronto, crateri con rocce di provenienza misteriosa decorano la zona, vicino ad esse si notano i resti di due corpi senza vita, uno decapitato e l’altro bruciato fino alle ceneri, di fianco tre figure stanche e ferite, tutte e tre con occhi di non riuscire a credere cosa stia succedendo ad alcuni metri da loro.
Al centro di tutto quel caos due esseri di incredibile potere, uno non sembra un abitante di “EDEA”; con un’aura, forza, tecniche di lancia invidiabili e quantità di "Efema" enormi ha messo alle strette il suo avversario, un umano, il suo coraggio è eclissato solo dalla sua forza di volontà.
La forza e velocita in ognuno dei colpi del suo nemico gli fanno tremare il corpo, labilità in combattimento dell’umano insieme alla sua magia sarebbero sufficienti per chiunque gli intralciasse la strada ma questa volta è diverso, anche sapendolo l’umano non retrocede.
In ogni modo è chiaramente distrutto fisicamente, le gambe gli tremano come rami secchi al vento, il suo braccio sinistro l’è stato rubato, quello destro soffre sostenendo i resti di quella che era la sua spada, ferite gravi gli ricoprono l’intero corpo, i suoi occhi non sono più capaci di percepire il lume di una candela, sommerso in totale oscurità.
È come se un po' di vita gli sfuggisse ad ogni respiro, in confronto l’essere davanti a sé non sembra avere usato tutto il suo potere, costui lo scruta con odio e disprezzo. --/\
/\-- Chi è quest’uomo che riceve ogni colpo come lo farebbe un padre per il figlio?
Perché si ostina a combattere pur sapendo di non essere rivale?
La bilancia cadde… come corpo morto toccò terra --/\
Vielen Dank für das Lesen!
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